Improvvisamente oggi il paesaggio si è fatto arido, una distesa desolata punteggiata di alberi stenti sotto la cui ombra polverosa pascola bestiame magro, apatico, che volta a malapena la testa per guardarci passare. L’Australia cambia volto. Non c’è nulla nel raggio di decine di chilometri, persino la A1 sempre così trafficata è deserta o quasi. Ci fermiamo a pranzo in un paesetto che sembra uscito da un film western, un negozietto scalcinato tenuto da Sergio, figlio di oriundi italiani che parla solo inglese, una stazioncina in miniatura, quattro case. C’è aria di frontiera e di siccità. Ma alla sera siamo di nuovo al mare, cena sulla spiaggia. Anche oggi è andata bene.