Monthly Archives: settembre 2015

Giorno 30: Cairns – Mount Garnet

Oggi comincia l’ultimo capitolo di Xtractor. Torniamo a fare rotta verso sud,  ma questa volta ci allontaniamo dalla costa per puntare verso l’interno. Lo sterminato outback, letteralmente “là dietro”, copre la maggior parte del territorio dell’Australia alle spalle delle montagne che orlano la costa est lungo 3.500 km e fanno da spartiacque tra le campagne verdi che abbiamo attraversato fino a qui e il deserto. Viaggiamo per qualche ora tra pascoli e mucche lungo una strada tutta curve che sale e scende tra boschi e colline e non c’entra proprio nulla con la foresta pluviale dell’altro ieri. Poi i prati cominciano a ingiallire, gli alberi si fanno meno folti e in un attimo il paesaggio cambia di nuovo. La terra adesso è rossa: benvenuti nell’outback. Per cena la solita bistecca, che non manca mai in questa nazione di allevatori, in un locale che dire di paese è poco. La birra scorre a fiumi tra bigliardo, clientela eccentrica con una spruzzata di volti aborigeni (finalmente) e jukebox a tutto volume.

Giorno 29: Great barrier reef

Oggi finalmente una giornata di vacanza e ci voleva proprio. Gli autisti si riposano, si fa il bucato, due passi in città, un pisolo in piscina. Relax. Qualcuno si spinge un po’ più lontano: la nostra troupe, beati loro, parte in crociera verso quella meraviglia della natura che è la Grande Barriera Corallina. È la nostra ultima occasione, domani lasciamo la costa per fare rotta verso ovest, in direzione del cuore rosso del continente. A fine giornata facciamo una puntata al supermercato per fare scorta di viveri.  Xtractor volta pagina: deserto, stiamo arrivando!

Giorno 28: Cape Tribulation – Cairns

Giornata non molto interessante, oggi. Facciamo colazione all’aperto, circondati dalla foresta pluviale, poi riprendiamo la strada (sempre bellissima) verso Cairns. È tornato il sole, ieri era nuvoloso, e comincia a fare caldo. C’è gente nelle spiaggette da cartolina e persino in mare, nonostante i cartelli minatori che avvertono del pericolo di incrociare meduse killer e coccodrilli di mare. Noi di coccodrilli non ne abbiamo avvistati e un po’ ci dispiace, perciò facciamo sosta in un parco dove ne hanno ben 2500 (li allevano anche, per fare borse e altri articoli del genere). Certo, a vederli avventarsi sul cibo con le mandibole che scattano come trappole d’acciaio non si ha più tanta voglia di incontrarli troppo da vicino…

Giorno 27: Cairns – Cape Tribulation

Cairns sarà anche il cuore turistico del Queensland settentrionale, ma è poco più che un insieme di alberghi non molto interessante. La usiamo come base di partenza per spingerci a nord fino a dove finisce l’asfalto e poi c’è solo giungla. Superato il Daintree a bordo di una chiatta, una strada bellissima tagliata nella foresta porta al microscopico centro di Cape Tribulation, così battezzato dall’esploratore Cook che rischiò di affondare proprio qua davanti nel 1770. Proseguiamo per qualche chilometro lungo il leggendario Bloomfield Track, una pista sterrata che segue sinuosa il profilo della costa, sospesa tra il verde della vegetazione e il blu del mare che ogni tanto si intravede tra le mangrovie. Peccato che sia un viavai continuo di grossi camion e cantieri stradali, peggio dell’autostrada del Sole una domenica di agosto… Che delusione. Ci ritiriamo in buon ordine e chiudiamo la giornata su una spiaggia di sabbia candida orlata dalla foresta che sembra pronta per Robinson Crosue. Gli stradini se ne sono andati, i cellulari non prendono, c’è anche la luna piena. Serata perfetta!

Giorno 26: Cardwell – Cairns

Verde, verde, verde. Oggi viaggiamo all’insegna del verde, il verde brillante dell’erba nuova che spicca sui toni scuri della foresta. Siamo riusciti a evadere dalla A1 per imboccare una stradina campestre che si fa strada tra le piantagioni di canna da zucchero e grandi macchie di bananeti su cui risaltano come fiori colorati tanti sacchetti di plastica, avvolti forse per protezione intorno ai caschi di banane. La pianura è tutta coltivata, ma sulle pendici che la circondano la natura è in agguato, pronta a riconquistare il suo territorio. Lo si vede benissimo a Paronella Park, la stravagante tenuta di un immigrato spagnolo degli anni trenta del novecento, abbandonata alla giungla e riscoperta quasi per caso una ventina d’anni fa. Pochi chilometri più avanti scoviamo un bar di paese che sembra uscito da un film, un po’ western, un po’ horror, un po’ retro. Uno spaccato di Australia rurale così affascinante che non vorremmo più andare via. Ci risveglia il fischio del trenino che trasporta la canna da zucchero tagliata: è ora di tornare alla civiltà. Peccato!

Giorno 25: Townsville – Cardwell

Oggi abbiamo raccolto soddisfazioni sufficienti per due giorni ed è una fortuna perchè oggi non c’è niente di particolare da segnalare eccetto il fatto che abbiamo passato il Tropico del Capricorno. Arriviamo a Rockhampton, la capitale australiana dell’allevamento di bestiame e di cowboy che oggi, domenica, sono in gita altrove: la città è deserta e anche l’arena famosa per i rodei è buia e silenziosa. Giornata poco interessante, ogni tanto succede.

Giorno 24: Bowen – Townsville

Ventiquattresimo giorno di viaggio, doppiata la boa dei 4.000 chilometri, ormai siamo più che a metà strada. A Melbourne, quando siamo partiti un po’ più di tre settimane fa, le temperature erano ancora invernali – abbiamo preso un sacco di freddo. Qui, superato il Tropico del Capricorno, si comincia a sentire il caldo e l’aria profuma di mari esotici. Ieri nel giardino del motel c’era uno stormo di pappagalli colorati. Da domani potremmo avvistare i primi coccodrilli: siamo arrivati a Townsville, la linea di demarcazione ideale oltre la quale sono di casa. Aggiungiamo un altro potenziale nemico mortale alla lista delle creature letali che popolano l’Australia, un continente dove c’è poco da stare tranquilli. Ne sanno qualcosa gli abitanti di Townsville, che in poco più di un secolo hanno visto passare almeno otto cicloni devastanti. Ma quando il tempo è bello come oggi la città è piacevolissima e noi ce la godiamo. Meglio cogliere l’attimo, perchè non sarà sempre così…

Giorno 23: Mackay – Bowen

Anche oggi appuntamento con la A1, in mancanza di itinerari alternativi, e anche questa è un’indicazione che ci stiamo gradualmente allontanando dalle aree più popolate. Attraversiamo una grande piana coltivata a canna da zucchero, manghi e ortaggi. Pare che la maggior parte delle primizie che si consumano in Australia venga da qui. Il traffico è di nuovo piuttosto intenso, soprattutto di enormi camion che viaggiano a velocità criminale senza guardare in faccia a nessuno e questo è un bel problema considerato che l’autostrada è una specie di statalaccia a due corsie con sorpasso alternato! Siamo costretti ad accostare continuamente per lasciarli passare: non vorremmo fare la fine dei poveri canguri che si vedono a dozzine, travolti e abbandonati sull’asfalto. Raggiungiamo Bowen nel primo pomeriggio giusto in tempo per andare a rilassarci un’ora in spiaggia. Calette fantastiche e deserte, mare tiepido e poi cena a base di pesce sul porto. Cosa si può chiedere di più? Il team di Xtractor oggi può dichiararsi soddisfatto.

Giorno 22: Clairview – Mackay

Le lande sperdute che abbiamo attraversato ieri ci hanno insegnato una lezione importante: quando si incontra un distributore si fa il pieno perchè il successivo potrebbe essere MOLTO lontano. Oggi siamo arrivati alla prima stazione di servizio per un pelo, ma è un rischio che nell’outback non potremo permetterci di correre. Prendiamo nota che risalendo verso nord attraverseremo regioni sempre meno abitate, soprattutto allontanandosi dalle località balneari della costa. La cittadina di Mackay non è una di quelle, però ci riserva almeno una bella sorpresa: una spiaggia meravigliosa a un passo dal centro. Possibile che la desolazione di ieri sia appena un centinaio di chilometri da qui?

Giorno 21: Rockhampton – Clairview

Improvvisamente oggi il paesaggio si è fatto arido, una distesa desolata punteggiata di alberi stenti sotto la cui ombra polverosa pascola bestiame magro, apatico, che volta a malapena la testa per guardarci passare. L’Australia cambia volto. Non c’è nulla nel raggio di decine di chilometri, persino la A1 sempre così trafficata è deserta o quasi. Ci fermiamo a pranzo in un paesetto che sembra uscito da un film western, un negozietto scalcinato tenuto da Sergio, figlio di oriundi italiani che parla solo inglese, una stazioncina in miniatura, quattro case. C’è aria di frontiera e di siccità. Ma alla sera siamo di nuovo al mare, cena sulla spiaggia. Anche oggi è andata bene.

Giorno 20: Agnes Water – Rockhampton

Oggi abbiamo raccolto soddisfazioni sufficienti per due giorni ed è una fortuna perchè oggi non c’è niente di particolare da segnalare eccetto il fatto che abbiamo passato il Tropico del Capricorno. Arriviamo a Rockhampton, la capitale australiana dell’allevamento di bestiame e di cowboy che oggi, domenica, sono in gita altrove: la città è deserta e anche l’arena famosa per i rodei è buia e silenziosa. Giornata poco interessante, ogni tanto succede.

Giorno 19: Bundaberg – Agnes Water

Oggi atmosfera quasi di vacanza, tappa breve ma intensa. Lasciamo la statale piena di traffico per imboccare una di quelle piste tra i campi che ci piacciono tanto e ci ritroviamo immersi in un mondo fantastico fatto di acqua, eucalipti e palmette che fanno subito pensare ai tropici. Diamo una mano a un ragazzo con l’auto guasta e lui non crede ai suoi occhi quando vede sfilare i nostri trattori giù per lo sterrato, in mezzo al niente. Nella sfortuna, è decisamente la sua giornata fortunata! Chiudiamo in bellezza su una spiaggia da cartolina, a guardare i surfisti giocare con le onde, al calar del sole. Una gran bella giornata.

Giorno 19: Bundaberg – Agnes Water

Il day 19 vede il tragitto da Bundaberg ad Agnes Water. Nel video il racconto del tragitto e il passaggio nella meravigliosa Reedy Creek Reserve, una riserva naturale di 452 ettari nella costa sud-est dello stato del Queensland.

Giorno 17: Fraser Island

La nostra spedizione oggi ci porta sulla mitica Fraser Island, nel Great Sandy National Park, dal 1992 patrimonio dell’umanità UNESCO. L’isola di Fraser, in lingua aborigena K’gari (paradiso), è la più grande isola di sabbia al mondo, con una superficie di 1840 km². È possibile accedere all’isola solo con mezzi 4×4, infatti gli spostamenti sono effettuati unicamente su spiaggia e piste di sabbia. Terreno perfetto per i nostri 4 McCormick. Fraiser Island è rinomata per la sua natura incontaminata tra cui gli incantevoli laghi di acqua dolce presenti al suo interno e le moltissime specie di animali e uccelli selvatici. Un vero paradiso incontaminato abitato in passato solo da aborigeni e naufraghi.

Giorno 16: 3.000 Km

Traguardo 3.000 km superato!
Nella tappa di oggi, da Brisbane a Tin Can Bay, il team a bordo dei nostri 4 trattori McCORMICK entra nel 16esimo giorno di spedizione raggiungendo e superando un terzo del tragitto totale. Arrivo a Tin Can Bay, cittadina balneare che sorge in una riparata e profonda insenatura della Baia Larga – Burnett, famosa per la pesca di gamberi e frutti di mare e per splendidi delfini selvatici che la popolano la baia.

Giorno 13: Port Macquaire – Arrawarra

Il racconto video del tragitto compiuto dal Team Xtractor da Port Macquaire fino ad Arrawarra, città principali dello del Nuovo Galles del Sud, per un totale di 240km. Dallo stato di Victoria, stato in cui la spedizione è partita, ci si muove lungo la costa verso nord per raggiungere il Queensland.

Giorno 12: Bush

Ecco a voi le emozionanti immagini del Day 12 della spedizione: il nostro Team nel tragitto tra Heatherbrae a Port Macquaire, tappa di 212 km, attraversano il Bush, caratteristico paesaggio australiano immerso nei boschi, passaggio impervio per i nostri 4 trattori McCormick che alla fine riescono a superare ciascun ostacolo.

Giorno 9: Blue Mountains – Sydney

L’inizio della seconda settimana di spedizione porta il Team Xtractor dalle Blue Mountains, affascinanti e imprevedibili, fino a Sydney.

Xtractor – Sequenze video prima settimana

Ecco a voi alcuni spezzoni tratti dai tragitti della prima settimana di spedizione: in ordine Camper Down, Bendingo, Finley, Wagga Wagga, Cowra, fino ad arrivare a Katoomba, famosa in Australia per la spettacolare vista sulle montagne circostanti, le Blue Mountains.

Giorno 2: Apollo Bay – Camperdown

190 km di strada lungo la Great Ocean Road, da Apollo Bay alla volta di Camperdown. Nel tratto più impervio la magnifica ricompensa offerta al team dallo spettacolo naturale dei 12 Apostoli: torri calcaree e pinnacoli che da millenni arbitrano la sfida tra mare e terra. Guarda le spettacolari riprese aeree!

Xtractor teaser

Il raid a bordo di 4 trattori McCormick per oltre 8500 Km di Australia è partito da pochissimi giorni ma già ci regala splendide immagini dell’Australia. Scopri come l’eccellenza tecnologica si traduca in rispetto per l’ambiente e per le risorse naturali, grazie all’esperienza di McCormick. Questo video ci racconta questi aspetti e le fasi preparative della spedizione che è partita martedì 1 settembre da Dandenong alla volta di Apollo Bay, tragitto per un totale di 227 km in 7,6 ore.

McCormick presenta Xtractor Around the World

McCormick avvicina il mondo dell’agricoltura al grande pubblico televisivo.
Vivi le emozioni di una spedizione unica. Un team di 10 persone a bordo di 4 trattori ai confini del mondo. Un autentico raid attraverso l’Australia che ti coinvolgerà mostrandoti come l’eccellenza tecnologica si traduca in rispetto per l’ambiente e per le risorse naturali, grazie all’esperienza di McCormick nel Programma Comunitario LIFE+.